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Gattara nel paesaggio della Gioconda

 

Dopo anni di ricerche Rosetta Borchia, pittrice e fotografa di paesaggi e Olivia Nesci, docente di Geografia fisica presso l’Università di Urbino, hanno dato alle stampe il risultato del loro lavoro scientifico. Il libro si intitola 'Codice P Atlante illustrato del reale paesaggio della Gioconda', edito da Mondadori Electa.

La donna ritratta è Pacifica Brandani, dama alla corte di Urbino, amante di Giuliano de' Medici, morta dando alla luce il figlioletto avuto da Giuliano. Alle spalle della dama,una veduta sull’antico Ducato di Urbino vista dalle alture della Valmarecchia.

le ricercatrici specificano che "Mai avevano pensato di cercare lo sfondo della Gioconda: troppo conteso e già rinvenuto altrove. Al contrario “è Pacifica che ci ha cercato, che ci è venuta incontro”.
Perché Codice P? P come Paesaggio, perchè per entrare in quel paesaggio ed identificarlo, occorreva prima trovare la chiave con cui Leonardo l’aveva secretato. La chiave si chiama compressione, una tecnica di rappresentazione prospettica che coglie e sintetizza la bellezza. Dunque la scoperta di un nuovo paradigma del paesaggio, un esperimento sulla realtà che, affermano le ricercatrici, assume un significato innovativo. In secondo luogo perché tra i codici di Leonardo (codice Arundel, Royal Library -London), Borchia e Nesci hanno rinvenuto alcuni disegni preparatori di quel paesaggio, mai prima d’ora riconosciuti. Infine, perché la dama ritratta non è Monna Lisa ma donna Pacifica Brandano di Urbino.

Quando Leonardo fece quei disegni? Due le possibili date:
-nel 1502, quando al seguito di Cesare Borgia spaziava in quei territori nella veste di Soprintendente generale alle fortificazioni militari;
-nel 1516, durante un viaggio da Roma a Bologna, fatto insieme a Giuliano de’ Medici e Papa Leone X. Lasciata la Toscana, si imboccava la via Ariminensis, proprio dentro il paesaggio dipinto da Leonardo.
Rosetta Borchia e Olivia Nesci hanno ricostruito passo passo il percorso creativo di Leonardo. Ne è nato così questo Atlante. Un paesaggio così esteso e complesso, d'altra parte, poteva essere raccontato solo con immagini. Ben 164 le tavole illustrate (foto aeree, immagini satellitari, panoramiche, schemi geomorfologici) che mettono a confronto il paesaggio di Leonardo e quello di oggi. Questo per rendere partecipe il lettore e l'appassionato di questa grande, affascinante scoperta che certo non lascerà insensibile il mondo dell'arte".

 

estratto da: http://www.ilrestodelcarlino.it

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